PERCORSO: HOME \ Concorso Ponte del Manetti
Concorso per ricostruire un ponte che reinterpreti quello che Alessandro Manetti ideò e realizzò nel 1833 sul fiume Ombrone a Poggio a Caiano (PO)
su incarico del Granduca di Toscana Leopoldo II.
Tale ponte collega il complesso monumentale della Villa Medicea di Poggio a Caiano (Giuliano da Sangallo 1480) con le Cascine di Tavola (1470).
Graduatoria del concorso approvata con determina dirigenziale N. 731 del 24/03/2011 20 Kb
Capogruppo: Arch. Giorgio Pasquini - Pistoia
RAGGR. TEMP. N.C. con: Ing. Guido Lenzi - Bologna, Ing. Alessandro Busca - Bologna, Arch. Andrea Bellini - Rimini
Il progetto affronta e risolve tutti i criteri individuati dal bando. Il restauro dei portali in pietra, al di là dei previsti interventi di pulitura e consolidamento superficiale, si sostanzia nel loro ripristino funzionale, scegliendo quindi di non esautorare la funzione strutturale originaria, passando attraverso un'operazione al contempo di valorizzazione fruitiva dei due archi e di restituita dignità strutturale. Nel disegno della nuova opera elementi chiave sono la leggerezza e la semplicità del disegno che fanno da contrappunto alla matericità degli elementi in pietra. La sistemazione degli argini convince sia nel disegno orografico che nell'organizzazione degli spazi fruitivi. Sotto il profilo ingegneristico la concezione strutturale complessiva si caratterizza per il richiamo evidente alla storia del manufatto dandone un'ulteriore interpretazione in chiave moderna. Per quanto attiene il dato economico, sia per la tipologia strutturale proposta che per la fase di cantierizzazione, il progetto concretizza un buon livello di ottimizzazione. Peraltro la Commissione rileva alcuni margini di miglioramento che, pur non modificando significativamente il progetto nella sua coerenza, consentiranno tuttavia di risolvere in maniera ottimale alcuni dettagli non pienamente convincenti.
Capogruppo: Arch. Gianluca Bacci - Lucca
RAGGR. TEMP. N.C. con: Arch. Giannicola Bacci - Lucca, Arch. Gianfranco Franchi - Pistoia, Arch. Chiara Tesi - Pistoia, Ing. Fabrizio Ristori - Lucca, Ing. Giulio Basile - Lesina (FG)
Il progetto si caratterizza per un impianto planimetrico decisamente interessante (se pur graficamente non ben rappresentato), per la capacità di relazionarsi con le preesistenze e risolvere l'insieme con una piena coerenza anche con le previsioni idrauliche (cassa di espansione in progetto) e le relative connessioni territoriali. La concezione strutturale è di sicuro interesse anche per la capacità di risolvere la snellezza complessiva dell'opera mediante i vincoli di estremità che consentono, pur con qualche problematica fondazionale di rispondere pienamente ai requisiti strutturali richiesti. Il tema del restauro è ben affrontato dal punto di vista conservativo non altrettanto nell'integrazione funzionale con gli elementi originali ancora conservati che, nel tentativo della loro musealizzazione, rischiano di rimanere parzialmente marginalizzati. La soluzione proposta non pone dubbi anche in merito alla stima dei costi.
Capogruppo: Arch. Carla Gaglianone - Follonica (GR)
RAGGR. TEMP. N.C. con: Ing. Massimo Ascoli - Scarlino (GR), Arch. Michele Baragatti - Follonica (GR)
Il progetto si caratterizza per una buona presentazione formale in cui l'architettura e la struttura trovano una significativa integrazione. L'utilizzo del corten appare convincente quanto ai cromatismi anche se un pò greve nel suo complesso, soprattutto per quanto attiene ai parapetti. Interessante lo schema statico adottato che, mediante il ricorso a vincoli di estremità opportunamente dimensionati, consente di aumentare significativamente la snellezza senza ricorrere ad appoggi intermedi che avrebbero determinato una interferenza con i portali. Ben risolta l'integrazione con il contesto, sia nel rispetto e nella valorizzazione dei manufatti, che nelle sistemazioni arginali. La stima dei costi pur ben dettagliata appare leggermente sottostimata.
Capogruppo: Arch. Francesca Gabellini - Prato
RAGGR. TEMP. N.C. con: Arch. Marco Lenzi- Prato, Arch. Francesco Rossetti- Prato, Arch. Francesco Colzi- Prato, Ing. Alberto Magistrali- Prato
Il progetto risolve le connessioni territoriali con una struttura che propone una visione originale delle preesistenze e con una soluzione strutturale di sicuro interesse, anche se non pienamente coerente. L'impianto planimetrico evita le interferenze fisiche con i portali pur mantenendo un rapporto di contiguità; migliorabili appaiono le sistemazioni a terra anche in relazione alla valorizzazione delle preesistenze.
Capogruppo: Arch. Emanuele Piccioni - Camerino (MC)
RAGGR. TEMP. N.C. con: Arch. Antonio Camerota - Minturno (MT), Arch. Federica Ciapanna - Alba Adriatica (TE), Arch. Luca Conte - Sperlonga (LT), Arch. Paolo Di Fazio - Fondi (LT), Arch. Giovanni Marucci - Camerino (MC) , Ing. Antonello Monacelli - Fondi (LT)
Il progetto si caratterizza per un manufatto particolarmente elegante nel suo disegno complessivo, capace di inserirsi in maniera interessante nel contesto. Suggestiva la sezione a "guscio" a geometria variabile, seppure non convincente sugli aspetti realizzativi e di montaggio. Interessante, nell'attacco a terra, la soluzione delle spalle, la cui geometria risulta particolarmente plastica; la sua contiguità con il portale esistente potrebbe tuttavia comportare difficoltà realizzative e non rendere pienamente fruibili gli spazi sottostanti.
Capogruppo: Arch. Leonardo Mari, Carrara (MS)
RAGGR. TEMP. N.C. con: Ing. Francesco Gianola - Carrara (MS), Arch. Alessandro Mari - Carrara (MS)
Il progetto si caratterizza per una soluzione strutturale che ripropone in chiave moderna l'idea del Ponte del Manetti, con un restauro funzionale delle preesistenze. La sistemazione delle sponde si orienta verso una monumentalizzazione delle preesistenze il che comporta qualche problematicità sul piano della fruibilità degli spazi.
Capogruppo: Arch. Daniele Durante, Roma
RAGGR. TEMP. N.C. con: Arch. Federico Pizzalis - Roma, Ing. Riccardo Scattolin - Venezia
La Commissione ritiene di menzionare questo progetto, nonostante non siano rispettati i parametri idraulici, per la suggestiva proposta che realizza una buona fusione tra la concezione strutturale, a trave longitudinale estradossata ed elementi trasversali a sbalzo, e la soluzione architettonica.
Capogruppo: VS Associati S.r.l. Società d'Ingegneria (Arch. Fabrizio Volpato) - Marostica (VI)
RAGGR. TEMP. N.C. con: Ing. Odine Manfron - Santarcangelo di Romagna (RN) , Arch. Nicola Bertoncello - Rosà (VI)
La Commissione ritiene il progetto meritevole per la scelta di una soluzione tecnologica innovativa che, pur non adeguatamente approfondita, dà origine a una eleganza e pulizia formale di assoluto rilievo, determinando un deciso segno progettuale capace di affrontare con unico gesto l'insieme delle tematiche poste dal bando.
Capogruppo: Ing. Edoardo De Cicco, Roma
RAGGR. TEMP. N.C. con: Ing. Arch. Roberto Di Marco - Roma, Dott. Ing. Eleonora Cuscinà - Roma
La Commissione ritiene il progetto meritevole poichè, sulla base di un'attenta analisi del particolare contesto sociale pratese, propone una soluzione progettuale che materializza l'idea di una possibile integrazione culturale. La struttura presenta un notevole approfondimento tecnologico pur non trovando corrispondenza nella vigente normativa italiana l'utilizzo del bamboo.
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La Commissione giudicatrice è stata nominata ed è così composta:
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