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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 58 - La rete stradale

1. Il PTC assume l'articolazione della rete stradale del territorio provinciale individuata dal PIT, con le grandi direttrici nazionali e regionali, le direttrici primarie di accesso e interne all'ambito metropolitano, distinte tra quelle di interesse regionale e quelle che assumono il ruolo di supporto ai Sistemi locali e la rete stradale di interesse locale rilevante per la valorizzazione delle linee progettuali riferite ai tre STL.

2. I tracciati della viabilità di progetto rappresentati nella tavola P08 si intendono di massima e pertanto i piani di settore provinciale, i PS e gli altri strumenti di pianificazione comunale, gli accordi di programma fra i diversi enti territoriali e soggetti pubblici e privati, potranno approfondirli e motivatamente ridefinirli, nel rispetto degli obiettivi generali del presente piano e di quelli specifici del sistema funzionale "Mobilità".

3. I PS e gli altri strumenti urbanistici comunali, nonché i piani di settore, classificano le strade ricadenti nel proprio territorio tenendo conto delle indicazioni seguenti, di quelle contenute negli elaborati di progetto del PTC e nelle schede di cui all'allegato 6.

4. Il PTC, in conformità al PIT, integra e precisa la gerarchia della rete provinciale come di seguito specificato. I comuni attraverso i propri P.S. definiscono indirizzi e prescrizioni atti a recepire le prescrizioni, i requisiti prestazionali e gli indirizzi progettuali di cui al presente comma.

Grandi Direttrici Nazionali e Regionali

  • - Autostrada A11, interconnessa alla rete ordinaria con le due stazioni di Prato Est e Prato Ovest. Al fine di potenziare il sistema degli accessi e in relazione ai dati riferiti ai flussi di traffico insistenti sul nodo di Prato Est, per ridurre i livelli di criticità rilevati, così come descritti negli elaborati di QC e a servizio dei nuovi assetti territoriali ed insediativi, il PTC prevede la realizzazione di un nuovo casello autostradale in corrispondenza dell'incrocio tra Prima Tangenziale e Asse delle Industrie (via Paronese, via Baciacavallo), così da favorire l'accessibilità alla rete da parte dei tre STL. Sempre in riferimento ai dati disponibili sui carichi delle diverse tratte dell'A11, che manifestano evidenti livelli di criticità tra Prato Est e incrocio A1, barriera di Firenze Ovest, in prospettiva della realizzazione di una terza corsia, il PTC prescrive la riorganizzazione del nodo di Prato Est, per il raggiungimento di un efficace collegamento con le aree industriali del Distretto, che non insista sulla Declassata e su via della Repubblica e di Prato Ovest, portandolo a coincidere con l'incrocio tra Declassata e Seconda Tangenziale, anche per un miglior servizio ai territori limitrofi;

Direttrici Primarie di accesso e interne all'ambito metropolitano

  1. a) A supporto dell'area urbana pratese:
    • - Tangenziale di Prato, per la quale il PTC prevede la realizzazione di opere che ne consentano l'adeguamento funzionale in relazione ai flussi di traffico crescenti anche in relazione alle prospettive urbanistiche e al suo ruolo a servizio di importanti funzioni e servizi urbani e territoriali e di raccolta a supporto dei tre STL, rafforzata dalla previsione del casello autostradale di Prato sud;
    • - Declassata di Prato (e SP1 per Pistoia), sulla quale sono stati rilevati i maggiori carichi di traffico e lungo la quale si verificano frequenti fenomeni di criticità, come rilevato e specificato nei documenti di QC, per la quale il PTC prevede la realizzazione di opere che ne consentano l'adeguamento funzionale in relazione ai flussi di traffico crescenti, e alla complessificazione del suo ruolo, tale da consentirne l'utilizzo quale asse di attraversamento, ma anche, coerentemente alle mutate prospettive urbanistiche, di asse di distribuzione urbano e di configurarlo quale corridoio multifunzionale di riqualificazione urbana, con fasce verdi di rispetto, interventi di riqualificazione paesistica e realizzazione di nodi funzionali di interscambio modale (parcheggi scambiatori); a tal fine il Comune di Prato dovrà predisporre un progetto unitario che interessi l'asse stradale e i relativi ambiti di pertinenza, per assicurare la multifunzionalità del progetto stesso.
  2. b) A supporto del distretto industriale tessile:
    • - la Seconda Tangenziale di Prato, per la quale il PTC prevede interventi di ambientazione del tracciato in relazione alle caratteristiche degli ambiti attraversati, insistenti nel principale corridoio ecologico nord-sud della piana, così come evidenziato nella relazione generale e negli elaborati di QC;
    • - l'Asse delle Industrie (via Paronese e via Baciacavallo di Prato), per il quale il PTC prevede il raggiungimento di una completa funzionalità, complementare a quella della Declassata, come risulta necessario dalle criticità e dai dati evidenziati negli elaborati di QC, attraverso il suo completamento e il ridisegno della sua connessione con la seconda tangenziale a ovest e con le aree produttive di Campi Bisenzio e Interporto ad est;. Tale previsione è da intendersi come proposta indicativa su cui attivare un approfondimento tecnico-progettuale rispetto a quanto contenuto all'art. 50 lettera A e C del PIT.
  3. c) A supporto dei sistemi locali:
    • - SRT 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, per la quale il PTC prevede l'adeguamento e il miglioramento della sede stradale, dal Km 60 + 320 e dal Km 70+960 al Km 74+120, Tronco Cantagallo - Prato, conformemente al progetto approvato in Conferenza dei servizi, promossa dal Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Toscana;
    • - SP Montalese da 2° tangenziale di Prato a Pistoia;
    • - SRT 66 Pistoiese, per la quale il PTC prevede la realizzazione di una variante stradale, a sud-est del territorio provinciale, che consenta l'attraversamento Est-Ovest del centro di Poggio a Caiano superando le criticità rilevate in via Cancellieri, in particolare riferiti alle soglie di inquinamento acustico ed atmosferico, così come risultano dagli elaborati di QC e per la salvagurdia dei valori ambientali e culturali legati alla presenza della Villa e del centro storico, unitamente a più facili collegamenti tra Prato e i territori del Montalbano, attraverso un nuovo ponte sull'Ombrone tra i comuni di Poggio a Caiano e Signa, in località Candeli-La Nave e il completamento della semicirconvallazione in Comune di Signa e in Comune di Campi Bisenzio. A integrazione degli itinerari di interesse provinciale il PTC prevede il completamento del nuovo circuito pedecollinare del Montalbano, verso le Signe e l'empolese, con la realizzazione delle varianti per il superamento del centro di Comeana, fino alla stazione ferroviaria di Carmignano e l'area Nobel a Signa;
PRESCRIZIONI

5. I PS, attraverso la loro articolazione funzionale e le varie discipline relative alle diverse parti del territorio, dovranno valutare che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

  • - per le Direttrici Primarie di accesso e interne all'ambito metropolitano, individuate quali corridoi infrastrutturali multifunzionali, dovranno essere considerati in forma multisettoriale gli aspetti funzionali (attraversamento, interscambio e servizio), ambientali, paesistici ed economici;
  • - i Comuni caratterizzati da particolare complessità funzionale, dalla appartenenza a territori attraversati da corridoi infrastrutturali o dalla previsione di insediamenti ad alto contenuto di mobilità (aree direzionali, centri di servizi in genere) sono tenuti ad accompagnare la redazione del PS con la realizzazione di studi sulla mobilità ed il traffico; in particolare dovranno essere valutati i bilanci del livello di staturazione della capacità di archi e nodi stradali, del rapporto tra domanda e offerta di spazi di sosta, individuate le situazioni di criticità in relazione alla funzionalità della circolazione, alla sua sicurezza ed alle sue conseguenze ambientali, previsti gli interventi di moderazione del traffico e completamento della rete necessari; tali studi dovranno consentire di sottoporre a verifica di sostenibilità le attuali condizioni della mobilità e le previsioni di nuovi interventi infrastrutturali e di nuovi pesi insediativi;
  • - i Comuni che ospitano polarità o eventi di particolare attrattività (centri commerciali, poli espositivi e fieristici, importanti funzioni amministrative) sono tenuti ad argomentare nel PS la sostenibilità della circolazione e della sosta determinata dalle medesime polarità o eventi, individuando le misure eventualmente necessarie a ripristinare le condizioni di efficienza dei flussi di traffico e di sostenibilità;
  • - i Comuni che ospitano stazioni del Sistema Ferroviario Regionale o Metropolitano dovranno sviluppare analisi, estese ad un adeguato intorno delle stazioni, che consentano di valutare le dotazioni di parcheggi, la disponibilità di spazi per l'interscambio con il trasporto pubblico su gomma e le condizioni di accessibilità pedonale e ciclabile e di verificare la possibilità di potenziamento e riqualificazione degli insediamenti urbani nell'intorno delle stazioni stesse.
INDIRIZZI

6. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

  • - potenziare la rete al servizio dei principali poli produttivi, facendo in modo che i servizi logistici siano collocati il più possibile in prossimità della rete di interesse regionale e dei suoi punti nodali e di interscambio, qualificando tecnologicamente la rete per ottenere modalità rapide, affidabili e a basso impatto ambientale e creando isole verdi, in cui sia escluso il traffico pesante;
  • - migliorare la funzionalità dell'asse stradale di interesse comunale, prevedendo adeguati interventi di razionalizzazione infrastrutturale,di organizzazione e salvaguardia delle diverse forme di mobilità;
  • - ridurre dell'interferenza del traffico veicolare sugli insediamenti esistenti, anche attraverso adeguate opere di mitigazione ambientale e paesaggistica, specificando i tratti urbani lineari dove riqualificare il tessuto edificato, prevedendo anche interventi infrastrutturali di deviazione/fluidificazione del traffico di attraversamento, e i tratti stradali dove disincentivare qualunque trasformazione in senso urbano,allo scopo di evitare che la crescita degli insediamenti avvenga in modo indifferenziato su tutto l'asse stradale; -eliminazione delle situazioni di degrado ambientale, prevedendo una adeguata dotazione di standard ecologici, rapportati ai diversi tipi di infrastrutture.

7. Gli strumenti di pianificazione comunale provvedono a specificare, approfondire ed attuare i contenuti e le disposizioni del presente Piano. La pianificazione comunale potrà approfondire e specificare le indicazioni cartografiche del PTC, purché le stesse non modifichino in modo sostanziale il disegno della rete infrastrutturale. Gli strumenti di pianificazione comunale possono altresì rettificare le delimitazioni dei percorsi e dei corridoi infrastrutturali del presente Piano, per portarle a coincidere con suddivisioni reali rilevabili sul terreno, ovvero su elaborati cartografici in scala maggiore.

 
 

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