Vai alla colonna dei contenuti del sito

Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

SIT - Sistema Informativo Territoriale
 
 

PERCORSO: HOME \ Norme tecniche del PTC

Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 30 - L'integrità paesistica: norme riferite all'intero territorio provinciale

1. Le norme relative all'integrità paesistica esplicitano la valenza di Piano paesistico del PTC (DCR 296/88, L 431/85, LR 5/95 e D.lgs.112/98).

2. L'integrità paesistica del territorio è data dal rapporto tra beni puntuali (documenti materiali della cultura, biotopi, geotopi, sistemazioni agrarie storiche) e contesto d'insieme nel quale essi sono collocati. Oggetto specifico della tutela, nelle trasformazioni che interessano il territorio e le sue parti, è quindi non tanto il singolo elemento quanto la relazione tra i numerosi elementi che compongono il paesaggio e la sua percezione d'insieme.

3. Le norme sono così organizzate:

  1. a) prescrizioni riferite all'intero territorio provinciale;
  2. b) indirizzi riferiti a ciascuna Unità di paesaggio, quali sotto articolazioni degli STL.

Le prescrizioni ed i criteri valutativi ai sensi dell'art. 32 LR 5/95 degli effetti delle diverse previsioni riferiti all'intero territorio provinciale sono contenute nel presente articolo; gli indirizzi -relativi alle singole unità di paesaggio, sono contenuti negli articoli 31-33.

4

. Le Unità di paesaggio, per la cui metodologia di individuazione e per la descrizione interpretativa di ciascuna unità si rimanda all'elaborato QC/14, sono unità territoriali la cui identità paesistica è data dalle relazioni complesse fra elementi naturali e antropici: morfologia, uso del suolo, identità storica e culturale, caratteri e tipi ambientali e insediativi. Le Unità di paesaggio sono perimetrate sia nell'elaborato P01 che nell'elaborato grafico di riferimento per l'applicazione delle presenti norme, costituito dalla tavola P06.

PRESCRIZIONI

5. I Piani strutturali e gli strumenti urbanistici in generale fanno riferimento alle unità di paesaggio e alle norme ad esse relative (artt. 3133 delle presenti NTA) per specificarle, proponendo eventuali precisazioni o ulteriori integrazioni delle unità di paesaggio e dei rispettivi elementi di valore individuate dal PTC negli elaborati QC/14, P/01 e P/06, sulla base di studi di maggior dettaglio condotti ad una scala non inferiore a 1:10.000.

6. La Provincia, nelle verifiche di conformità degli effetti territoriali dei piani o programmi di settore provinciali, e nel parere di conformità dei PS e dei PMAA al PTC (art.25 LR 5/95 e art. 4 della LR 64/95), esplicita ai sensi dell'art.32 della LR 5/95 la valutazione degli effetti sull'integrità paesistica del territorio interessato.

7. Con riferimento all'elaborato P06, gli strumenti di pianificazione del territorio:

  • - individuano le necessarie azioni di mantenimento dei fattori che definiscono la eccezionalità di coni visuali di particolare rilevanza, anche in riferimento a quelli individuati;
  • - individuano e classificano i crinali e i controcrinali in relazione alle caratteristiche paesaggistiche, morfologiche e vegetazionali e al sistema insediativo di lunga durata; sulla base di questi elementi definiscono adeguate norme di salvaguardia e tutela, tali da garantire le visuali panoramiche sul contesto naturale e sul sistema insediativo storico.
  • - individuano e definiscono adeguate norme di tutela per le alberature, i filari e gli elementi vegetali principali del paesaggio rurale e degli spazi aperti urbani;
  • - verificano e integrano i "percorsi di interesse panoramico" individuati, prevedendone adeguate norme di salvaguardia e tutela; -dettano specifiche norme per la conservazione e la tutela delle aree a castagneto da frutto;
  • - disciplinano la conservazione e valorizzazione dei manufatti e degli impianti agrari storici ancora presenti, del reticolo idrografico di superficie e dei relativi elementi vegetali (siepi, vegetazione igrofila), degli eventuali percorsi rurali preesistenti nelle "aree verdi urbane", ed in generale dei caratteri qualificanti la trama agraria di pianura;
  • -assoggettano ad apposita disciplina le zone agricole intercluse, le aree destinate a verde pubblico e gli di spazi aperti con significative presenze di naturalità, come filtro tra territorio rurale e territorio urbano;
  • - assoggettano ad apposita disciplina d'uso i diversi "biotopi di particolare valenza paesistica" , in riferimento alla tutela ed alla conservazione dei valori paesaggistici naturalistici e storico-testimoniali ivi presenti;
  • - assoggettano ad apposita disciplina d'uso i "geotopi di particolare valenza paesistica", , in riferimento alla tutela ed alla conservazione dei valori paesaggistici naturalistici e storico-testimoniali ivi presenti;
  • - individuano adeguate forme di tutela per le aree a "sistemazioni agrarie collinari di particolare valore", con particolare riferimento ai manufatti di sistemazione storica del terreno, agraria ed idraulica presenti, nonché alle forme di coltivazione di particolare valore storico testimoniale, ed inoltre all'inserimento paesistico di nuove edificazioni, recuperi edilizi, infrastrutturazioni, nuove sistemazioni agrarie;;
CRITERI VALUTATIVI

Gli strumenti di pianificazione del territorio, nell'orientare le scelte urbanistiche e costruire gli elementi necessari alle attività di valutazione, anche ai sensi dell'art.32 della LR 5/95, faranno riferimento ai seguenti criteri:

  • - integrare azioni finalizzate alla riproduzione del paesaggio nelle diverse politiche di attuazione del PTC;
  • - definire regole tipo-morfologiche (anche riferite a materiali, colori e collocazioni) per le nuove edificazioni urbane e rurali, le trasformazioni e le addizioni agli edifici esistenti, gli annessi agricoli, approfondendo il contesto in cui il nuovo intervento si inserisce, inconsiderazione dei caratteri specifici dell'unità di paesaggio descritti all'elaborato QC/14;
  • - assicurare uno specifico trattamento progettuale ai margini delle aree urbanizzate, in quanto fronti visibili dal territorio aperto;
  • - assicurare nelle forme più opportune, la percorribilità pedonale e/o ciclabile dei percorsi urbani, rurali e forestali storicamente consolidati, nonché la continuità delle aree di collegamento ecologico di cui all'elaborato P09 e della sentieristica di cui all'elaborato P10, con particolare riferimento all'introduzione di eventuali recinzioni;
  • - censimento delle testimonianze della configurazione territoriale storica (edicole, tabernacoli, portali di ingresso ai fondi agricoli, fontane, mura di cinta e di sostegno, lastricati in cotto o pietra, e gli elementi vegetali quali cipressi di confine dei fondi, siepi di divisione tra i campi, filari alberati, alberi di grande dimensione);
  • - tutela della configurazione territoriale dei sistemi delle ville-fattoria e delle relative coloniche, e dei relativi elementi di valore paesaggistico e ambientale (oltre agli edifici e alle sistemazioni esterne, tessuti agrari e alternanza boschi-coltivi, collegamenti interpoderali, rete idrografica minore e relativa vegetazione ripariale);
  • - localizzazione degli impianti a rete in modo da recare il minor pregiudizio possibile alla conservazione dell'ambiente naturale e del paesaggio nel suo complesso, con particolare riferimento ai nuovi tracciati delle linee aeree per gli elettrodotti, alla revisione di quelle esistenti, nonché all'installazione di impianti puntuali di telecomunicazione;
  • - salvaguardia dei contesti paesistici, in riferimento all'installazione dei pannelli solari/fotovoltaici;
  • - utilizzo esclusivo di specie autoctone o di specie, quali i cipressi, considerate ormai parte integrante del paesaggio locale per gli interventi di piantumazione, sia in aree urbane che rurali;
  • - previsione, nell'ambito dei Programmi di miglioramento agricolo ambientale, di specifica valutazione riferita agli esiti delle trasformazioni proposte sui manufatti e sulle sistemazioni agrarie tradizionali.
 
 

centralino: 0574 5341  |  info@provincia.prato.it  |  credits  |  note legali