Elaborati di Progetto del
PTC
Norme Tecniche di attuazione del PTC
Art. 51 - Le aree della produzione mista
1. Le aree della produzione mista sono caratterizzate da edilizia industriale e artigianale nella quale risultano ancora attive le aziende legate al ciclo tessile ma dove si nota anche la presenza di funzioni diverse, come le attività terziarie e direzionali in genere. A Prato il tessuto edilizio risulta generalmente aggregato a formare una cortina edificata lungo le strade di collegamento storiche (via Pistoiese, via Galcianese, via Filzi) e d'impianto da queste. Appartengono a questa categoria anche le aree produttive sorte dal 1930-'40, nelle quali sono presenti anche edifici di valore storico ed architettonico. Negli altri comuni la categoria è presente in aree specializzate in via di trasformazione. In questa categoria sono inserite aggregazioni di edifici sorti recentemente, anche attraverso piani attuativi, che per la loro ubicazione tendono a svolgere una funzione complementare alle aree residenziali.
PRESCRIZIONI
2. I PS, per le aree della produzione mista ubicate nel STL Piana, e Montalbano, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:
- - per il Comune di Prato favorire la collocazione di funzioni di servizio avanzate e produttive con alto valore aggiunto nell'ambito degli insediamenti produttivi storici in trasformazione. Tale localizzazione dovrà essere perseguita anche mantenendo, attraverso il miglioramento degli aspetti ambientali (creazione di connessioni verdi anche a servizio dei quartieri esistenti), gli insediamenti produttivi attualmente operanti, ed individuando politiche e strumenti volti alla generale riqualificazione urbanistica delle aree, anche ai fini residenziali e direzionali;
- -p er tutti gli altri comuni favorire la rifunzionalizzazione delle aree produttive, anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, favorendo destinazioni d'uso a supporto degli insediamenti esistenti (attrezzature collettive, attività terziarie e direzionali, attività artigianali legate alla residenza, commercio, terziario avanzato e modeste quote residenziali);
- - valutare gli effetti indotti delle trasformazioni sull'assetto infrastrutturale e prevedere opportune aree a standard anche al servizio delle aree limitrofe, e in generale per l'innalzamento degli standard ambientali;
- - prevedere opportune accorgimenti per la connessione delle aree con il trasporto pubblico e la viabilità ciclo-pedonale
.
INDIRIZZI
3. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività divalutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:
- - per gli insediamenti produttivi storici, dovranno essere condotte opportune indagini conoscitive per il riconoscimento del valore insediativo e architettonico degli edifici, volte all'elaborazione di criteri o linee guida per la loro riutilizzazione o trasformazione;
- - dovranno essere elaborati indirizzi per la riutilizzazione di edifici produttivi, anche per altre funzioni e per il conseguimento di una minore densità edilizia, anche attraverso la formulazione di specifici progetti particolareggiati;
- - nei casi in cui si preveda una trasformazione urbanistica delle aree, gli studi e le indagini dovranno essere estese non esclusivamente alle aree d'intervento, ma anche agli ambiti limitrofi, opportunamente allargati in relazione agli obiettivi della trasformazione.