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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 50 - Le aree della produzione diffusa

1. I presidi della produzione diffusa sono costituiti da insediamenti produttivi industriali e artigianali, generalmente esito di piani attuativi. Sono localizzati nella piana a ridosso dei quartieri, paesi e frazioni, nelle aree di pertinenza fluviale del Bisenzio e dell'Ombrone e sporadicamente in alcune zone di mezzacosta della Valle del Bisenzio e del Montalbano. Il tessuto insediativo si presenta abbastanza regolare, le dimensioni degli edifici medie. In via generale queste aree nei comuni dei STL Val Bisenzio Monteferrato e Montalbano sono interessate da un fenomeno diffuso di dismissione o dall'introduzione diverse da quelle produttive.

PRESCRIZIONI

2. I PS, per le aree della produzione diffusa ubicate nel STL Val di Bisenzio e Monteferrato e per quelle ubicate nei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, sulla base degli obiettivi espressi, delle presenti norme, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

  • - individuazione di strumenti idonei al fine di programmare nel tempo la riconversione degli insediamenti produttivi attraverso:
    • - l'introduzione di attività portatrici di minori carichi di traffico, minor impatto sull'ambiente ed innovative, comunque legate al settore produttivo;
    • - la sostituzione edilizia e quindi l'eventuale introduzione di funzioni diverse da quelle produttive, calibrando i parametri urbanistici (indice fondiario, rapporto di copertura, altezza massima) sulle caratteristiche del luogo e non esclusivamente sulla consistenza degli insediamenti produttivi esistenti; liberando le aree di pertinenza fluviale e concentrando i nuovi volumi lungo le principali strade, creando fasce di verde fruibile in prossimità del fiume. Gli interventi dovranno anche garantire la bonifica dei siti e la sistemazione del verde.
PRESCRIZIONI

3. I PS, per le aree della produzione diffusa ubicate nel STL Piana ad esclusione dei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

  • - attivazione di strumenti di conoscenza utili ad individuare l'ubicazione, consistenza e gli usi in atto nelle aree produttive al fine di indirizzare le scelte urbanistiche verso:
    • - il riordino urbanistico delle aree produttive esistenti, privilegiando la qualità urbanistica ed architettonica e favorendo interventi di razionalizzazione delle opere di infrastrutturazione (riconoscibilità delle aree destinate a parcheggio, elementi di arredo ecc.) e la sistemazione degli accessi sulla viabilità primaria. Nel caso di realizzazione e/o sistemazione delle aree a standard destinate a verde, sarà privilegiata la creazione o la trasformazione di esse in barriere vegetali aventi funzione di protezione ambientale nei confronti degli insediamenti circostanti;
  • -la sostituzione edilizia di consistenti porzioni di aree produttive, con particolare riguardo a quelle ubicate all'interno del centro urbano e a ridosso dei quartieri residenziali e conseguente riorganizzazione dei volumi, introducendo funzioni diverse da quelle produttive. Gli interventi dovranno garantire:
    • - la minore occupazione di suolo (intendendo sensibile diminuzione del rapporto tra spazio costruito e spazio aperto);
    • - l'attuazione degli interventi attraverso piani attuativi;
    • - la corretta individuazione dei comparti edificatori, evitando lotti interclusi ed interventi parziali;
    • - la concentrazione degli spazi aperti in uniche aree dotate di senso compiuto e dimensioni tali da supportare le nuove funzioni insediate;
    • - l'ubicazione degli spazi aperti in prossimità del territorio rurale, nel caso di comparti edilizi posti a diretto contatto con esso;
    • - valutare gli effetti indotti dai diversi carichi urbanistici sull'assetto infrastrutturale e sui servizi di base;
    • - introdurre nei nuovi interventi funzioni miste e complementari.
  • - nel caso di interventi di sostituzione edilizia, per quegli insediamenti produttivi lontani dalla città, completamente inclusi nel territorio rurale o in luoghi mal serviti dalla rete infrastrutturale, comunque riconosciuti tali dai Prg, valutare la possibilità di trasferire i diritti edificatori, in essere nelle aree esistenti, in altri luoghi del territorio più idonei, correlando ad impegni convenzionali, (demolizione, bonifica del sito, ripristino di funzioni agricole) la realizzazione degli interventi.
INDIRIZZI

4. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

  • - favorire la riconversione degli insediamenti attraverso la trasformazione urbanistica dei complessi produttivi. Gli interventi dovranno essere attuati con lo scopo di liberare il più possibile le aree di pertinenza fluviale dell'Ombrone, concentrando i nuovi interventi in spazi limitati, a ridosso della viabilità e degli insediamenti esistenti, lasciando la possibilità di creare connessioni ambientali lungo le sponde del fiume, in direzione delle colline seguendo il corso dei corsi d'acqua secondari (Torrenti Furba e Montiloni). Le funzioni insediabili potranno essere anche riconducibili alla produzione ma attuando scelte oculate verso lavorazioni non inquinanti;
  • - redazione di studi, sulla consistenza e stato delle aree produttive e verifica degli usi in atto, utili ad sostenere le scelte strategiche del PS;
  • - valutare la possibilità di trasferire i diritti edificatori in essere nelle aree esistenti in altri spazi più idonei, correlando ad impegni convenzionali, (demolizione, bonifica del sito, ripristino di funzioni agricole) la realizzazione degli interventi.
 
 

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