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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 46 - Le aree prevalentemente residenziali

1. Sono considerati insediamenti prevalentemente residenziali quelle porzioni del territorio che comprendono i quartieri residenziali, realizzati in base a piani attuativi di iniziativa privata e pubblica, i piccoli interventi unitari e le semplici addizioni edilizie, sorte attraverso singole iniziative dei cittadini. Sono comprese in quest'ambito, in particolare nel STL Val di Bisenzio e Monteferrato e Piana, anche alcune porzioni di tessuto produttivo, in parte già riutilizzato per altri scopi, che da sempre ha avuto forti relazioni con gli edifici residenziali. Le aree individuate comprendono inoltre le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e l'insieme di spazi aperti, servizi e attrezzature fortemente relazionate al concetto di "abitare", quali parcheggi, piazze, verde urbano, attività terziarie in genere (istituti di credito, commercio, studi professionali, ecc.) ed attrezzature per la mobilità.

2. Gli strumenti di pianificazione del territorio provvedono a verificare e specificare le aree che includono gli insediamenti prevalentemente residenziali, individuando, attraverso criteri funzionali e morfotipologi specifici elementi di rilievo come interventi residenziali unitari, tessuti insediativi ricorrenti, tipi edilizi e aggregazioni particolari, ecc.

PRESCRIZIONI

3. I PS, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate, concorrano al soddisfacimento dei criteri di seguito elencati:

  • - previsione di azioni progettuali e di specifica disciplina mirata all'innalzamento della qualità degli insediamenti, attraverso:
    • - il mantenimento e rafforzamento della presenza di servizi e degli spazi pubblici (piazze, aree di sosta, aree verdi, scuole di base, distaccamenti di servizi comunali, uffici postali, centri di associazione), pubblici esercizi ed attività ricettive (bar, ristoranti, pizzerie, circoli ricreativi, ecc), attività terziarie (esercizi di vicinato, sportelli bancari, studi professionali ecc.), attività culturali, che possono favorire la creazione di nuove centralità urbane e il superamento della monofunzionalità residenziale;
    • - l'individuazione di collegamenti con i centri antichi di riferimento, con le emergenze storiche, culturali e ambientali e con il territorio rurale;
    • - l'individuazione delle strutture e servizi necessari ai nuovi bisogni della società in rapporto ai nuovi stili di vita, al mutamento socio-economico dei nuclei familiari e alle nuove popolazioni insediate;
    • - l'abbattimento dei fattori di inquinamento (acustico, atmosferico, ecc.) in particolar modo per gli insediamenti a diretto contatto con assi viari importanti, individuando soluzioni tecniche compatibili;
    • - il rafforzamento delle modalità alternative al mezzo privato per la mobilità privilegiando il trasporto pubblico, anche con il supporto di parcheggi d'interscambio, e di percorsi ciclopedonali;
  • - previsione di regole urbanistico-edilizie per la gestione degli interventi sul patrimonio edilizio e sugli spazi aperti, volte a:
    • - riqualificare le aree in cui sono collocate le attività e le funzioni marginali e quelle che presentano degrado urbanistico, edilizio e socio-economico, anche attraverso la trasformazione degli insediamenti;
    • - individuare tipi di intervento congrui con le specifiche caratteristiche degli edifici e dei tessuti edilizi. In particolare sugli edifici residenziali facenti parte di interventi urbanistici unitari, o appartenenti a tessuti urbanistici ricorrenti e tipici, gli interventi ammissibili su edifici e spazi aperti dovrà rispettare gli elementi costitutivi, le tecniche costruttive e il trattamento degli spazi pubblici;
    • - promozione e recupero della funzione turistico ricettiva in coerenza con l'assetto dei centri urbani e la rete della mobilità proposta dal piano provinciale per i centri di Montepiano, Schignano, Luicciana e Cantagallo.
INDIRIZZI

4. I PS, al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

  • - redazione di ricerche ed analisi utili a definire in termini di quantità e qualità lo stato di attuazione del proprio strumento urbanistico,per valutarne le potenzialità edificatorie residue, lo stato di avanzamento delle realizzazioni delle infrastrutture e servizi di supporto al sistema insediativo;
  • - al fine di orientare le scelte urbanistiche i comuni potranno inoltre redigere studi e indagini sul patrimonio edilizio esistente, quali:
    • - rilievi dello stato di fatto con evidenziazione dei tipi edilizi, degli usi in atto negli edifici;
    • - precisazione sull'uso del patrimonio edilizio: utilizzo stagionale, sottoutilizzato, dimesso;
    • - individuazione dei tipi edilizi presenti nell'edilizia tradizionale e storica (e le forme aggregate di essa) e loro adattamento a standard moderni;
    • - ubicazione stato di fatto degli spazi pubblici (parcheggi, piazze, parchi urbani ecc), dei servizi e delle infrastrutture in genere;
    • - nelle parti collinari e montane del territorio provinciale valutare la possibilità di individuare alternative alla realizzazione delle aree a standard (aree verdi pubbliche) ubicate in prossimità del territorio rurale, scegliendo alternative improntate sulla maggiore cura nella definizione dei margini dei nuovi insediamenti verso le aree aperte, quali: recinzioni, percorsi pedonali e alberature a margine dei lotti edificati, definizione dei materiali e delle specie arboree da utilizzare per le aree a parcheggio, ecc;
    • - rilievi opportuni del patrimonio produttivo dismesso tenendo conto del valore dei singoli edifici, degli usi in atto e della possibilità di riutilizzare gli edifici a scopi residenziali.
 
 

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