Elaborati di Progetto del
PTC
Norme Tecniche di attuazione del PTC
Art. 12 - Il sistema territoriale funzionale "Fruizione integrata del patrimonio culturale ed ambientale"
1. Il PTC riconosce uno specifico sistema funzionale del patrimonio culturale, turistico ed agro-alimentare per la valorizzazione integrata del territorio provinciale, con particolare riferimento alla caratterizzazione delle reti socio-economiche individuate all'interno del Quadro Conoscitivo (QC15-c). Il PTC persegue, anche tramite gli indirizzi relativi alle risorse "città ed insediamenti" e "infrastrutture per la mobilità" e il "territorio rurale", la costruzione di un sistema di fruizione diffusa del territorio in grado di soddisfare il crescente richiamo turistico della provincia, salvaguardandone i peculiari valori culturali in coerenza con le sue qualità paesistico-ambientali.
Obiettivo generale del sistema funzionale è sviluppare la fruizione turistica del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse ambientali, paesistiche, storiche e culturali e la loro integrazione con i servizi ricettivi, le attività della filiera agro alimentare e le reti di accessibilità e di fruizione.
2. Obiettivi specifici del sistema funzionale sono:
- - promuovere lo sviluppo di una economia fondata sulle complementarità e sinergie fra i diversi elementi territoriali di valore e i servizi per la loro fruizione;
- - rafforzare il sistema socio economico del territorio rurale organizzando la filiera agricoltura, alimentazione, ospitalità rurale, commercio di prodotti tipici e dell'artigianato;
- - sviluppare le attività di ricettività rurale e di bed & breakfast per potenziare l'offerta ricettiva alberghiera ed extralberghiera;
- - favorire la fruibilità e la tutela attiva degli elementi costitutivi del sistema funzionale ambiente ed in particolare delle Aree protette e dei parchi urbani e territoriali;
- - integrare i diversi tematismi della fruizione, di cui al punto successivo, fra di loro. In particolare, migliorare i collegamenti e la continuitàdei percorsi fruitivi inquadrandoli nel generale contesto provinciale e considerandoli anche in relazione ad altri territori provinciali.
3. La tavola P10 individua gli elementi territoriali costitutivi del sistema e i diversi tematismi fruitivi:
- - strutture ricettive;
- - servizi alla fruizione;
- - rete dell'accessibilità;
- - patrimonio storico architettonico;
- - patrimonio ambientale;
- - attività e servizi della filiera agro alimentare.
4. Per quanto riguarda l'individuazione del patrimonio storico architettonico la tavola fa riferimento ed articola i tematismi individuati negli elaborati del Quadro Conoscitivo (QC/11 e QC/12):
- - l'ambiente insediativo dell'archeologia;
- - l'ambiente insediativo medioevale;
- - l'ambiente insediativo mediceo e lorenese;
- - l'ambiente insediativo del lavoro: le fabbriche storiche di valore archeologico e testimoniale.
I circuiti (o gli itinerari) sono integrati dalla rete delle attività ricettive, dalla percorribilità minuta del territorio e dalle principali polarità dell'economia e della produzione agraria, comprese le principali aziende legate alla trasformazione alimentare che strutturano la filiera agroalimentare con particolare riferimento alle produzioni tipiche e di qualità.
5. Le diverse discipline del PTC sulle risorse favoriscono inoltre: l'integrazione della fruizione del territorio con l'offerta produttiva agroalimentare ed artigianale locale anche attraverso il miglioramento della accessibilità e della dotazione di servizi per le attività produttive nelle zone agricole; il riconoscimento di specifiche valenze culturali ed ambientali per il territorio della provincia.
6. Prescrizioni per i PS
I P.S. e gli altri strumenti di pianificazione del territorio perseguono gli obiettivi definiti dal PTC per il sistema territoriale funzionale, verificando e specificando gli elementi della tavola P10. Spetta inoltre agli strumenti urbanistici comunali la definizione di regole volte al rafforzamento della rete fruitiva e turistica dei propri territori, con particolare riferimento ai punti di interfaccia e di connessione con gli altri territori comunali, in relazione alla accessibilità pedonale, ciclabile ed equestre ai diversi siti, manufatti e servizi.
7. In particolare i PS e agli altri strumenti comunali valutano, anche ai sensi dell'art. 32 LR 5/95, i propri indirizzi e prescrizioni rispetto alla capacità dei medesimi di:
- - garantire il mantenimento della agibilità fruitiva e della accessibilità pedonale e/o ciclabile lungo le principali connessioni territoriali e il recupero della rete storica della viabilità rurale e vicinale, promuovendo modalità pedonali, ciclabili ed equestri per l'accesso ai diversi elementi del sistema favorendo la continuità dei percorsi;
- - specificare e prevedere l'insieme delle connessioni o tratti di percorsi, carrabili e pedonali, mancanti, così come previsto dalla tav. P10 relativa al presente sistema funzionale e dalla tavola P12 relativa al S.F. "infrastrutture e mobilità" del PTC della Provincia di Prato.
- - potenziare, attraverso le articolazioni e specializzazioni funzionali del territorio, l'offerta ricettiva alberghiera ed extralberghiera anche nel territorio rurale dei diversi comuni nei limiti di cui all'art.34 comma 5 delle presenti NTA. In particolare, per le zone ad esclusiva funzione agricola della Val di Bisenzio, i comuni individuano le aree ove potenziare l'offerta di ricettività rurale secondo i seguenti criteri:
- - riutilizzo di volumi in immediata adiacenza o nell'ambito di strutture insediative (nuclei e borghi) esistenti;
- - recupero di nuclei rurali con valenza storica e paesistico-ambientale;
- - recupero di nuclei con tendenza al degrado fisico e socio economico ;
- - presenza di viabilità e collegamenti adeguati o facilmente adeguabili;
- - facilità di inserimento in reti fruitive e turistiche (sentieristica, piste ciclabili, circuiti tematici, etc);
- - possibilità di raggiungere soglie di ricettività ottimali per una efficiente gestione della attività;
- - per la piana e il Montalbano, ricadenti nel Sistema territoriale di programma "Toscana dell'Arno" del PIT, la ricettività rurale di cui sopra può essere svolta esclusivamente attraverso il riuso del patrimonio edilizio rurale esistente;
- - promuovere le attività connesse alla commercializzazione dei prodotti tipici, le attività artigianali tradizionali, espositive e culturali;
- - in particolare i PS e gli altri strumenti di pianificazione del territorio comunale concorreranno alla realizzazione di "porte" di interscambio modale per l'accesso e fruizione turistica ai diversi ambiti territoriali così come individuate alla tavola P10; le "porte" dovranno attivare funzioni di sistema informativo per i circuiti fruitivi, l'ospitalità, i prodotti tipici, gli eventi culturali, ecc.
8. Azioni e comportamenti dell'amministrazione provinciale
I piani e programmi di settore provinciale -ed in particolare gli atti di programmazione provinciali per il trasporto pubblico e per il turismo, il Piano di sviluppo rurale locale - dovranno infine:
- - collocare in un'ottica di sistema ed unitaria i diversi interventi per l'infrastrutturazione e la valorizzazione turistica del territorio provinciale;
- - prevedere e favorire la possibilità di fruizione ciclabile pedonale ed equestre delle principali arterie di collegamento fra i diversi STL eventualmente anche attraverso l'integrazione delle infrastrutture esistenti, la creazione di by pass alternativi o attraverso corsie protette;
- - favorire, attraverso il Piano di sviluppo rurale provinciale, la valorizzazione delle caratteristiche paesistiche, culturali, socio economiche e produttive locali. Questo in particolare attraverso misure volte a favorire:
- - la promozione e creazione di centri di servizio integrati per la produzione, trasformazione e promozione e vendita di prodotti tipici;
- - lo sviluppo delle produzioni agroalimentari biologiche e a lotta integrata;
- - la complementarità e sinergia fra le diverse tipologie produttive dei vari STL provinciali;
- - il mantenimento e recupero della rete della accessibilità interpoderale residua, in particolare nella piana pratese;
- - in generale le misure agroambientali (ex art. 33 del Reg. Comunitario 1257/99) riferite al mantenimento delle sistemazioni agrarie di valenza paesistica;
- - individuare azioni di supporto idoneo al potenziamento della rete di commercializzazione e distribuzione dei prodotti tipici, allapromozione di attività artigianali tradizionali, culturali e didattiche.
9. Gli obiettivi e le prescrizioni di cui ai precedenti commi contribuiscono inoltre, in rapporto al loro recepimento nella programmazione comunale e provinciale, alla promozione, attivazione ed implementazione degli interventi necessari atti alla realizzazione dei Progetti integrati (Allegato n. 7 alle presenti norme):
- - Bi.A.S (Bisenzio Agricoltura Sostenibile);
- - "Parco agricolo della piana";
- - Interporto etrusco di Gonfienti;
- - Ospitalità diffusa nel Montalbano.