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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 9 - STL del Montalbano: obiettivi e invarianti per ciascuna tipologia di risorse

1. Il Sistema Territoriale Locale del Montalbano coincide a sud, est ed ovest con il confine provinciale, a nord con il STL della Piana che comprende anche la fascia di pertinenza fluviale in destra dell'Ombrone. Il STL del Montalbano nella Provincia di Prato è parte integrante di un sistema territoriale più vasto riferito all'intera area geografica costituita dal rilievo del Montalbano e al suo sistema insediativo e socio economico facente capo alle Province di Firenze e Pistoia.

2. Obiettivi principali del PTC relativi al STL sono:

  1. a) la promozione dell'eccellenza agroalimentare e del turismo culturale, escursionistico ed enogastronomico;
  2. b) la tutela e la valorizzazione del paesaggio storico dell'insediamento rurale e della tessitura agraria, sistema collinare di borghi e centri antichi, ville e poderi inseriti in una trama complessa di oliveti, vigneti, boschi e altre colture; evitando gli interventi che alterino, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, la conformazione strutturale del paesaggio consolidato e le funzioni che ne garantiscono la riproduzione: agricoltura multicolturale, turismo rurale, residenza che manutenga il territorio rurale di pertinenza;
  3. c) il riordino e il riequilibrio del sistema insediativo, del sistema infrastrutturale e delle attrezzature collettive in relazione alle peculiari vocazioni e qualità ambientali; l'adeguamento dei nuovi interventi, sia urbani che rurali, ai caratteri paesistici specifici.

3. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) valorizzazione e recupero dei centri antichi dei nuclei e manufatti storici, la salvaguardia del territorio collinare;
  2. b) l'arresto della dispersione insediativa e la ricomposizione degli insediamenti residenziali recenti, il completamento e il riordino dei tessuti edilizi, la loro riqualificazione e riorganizzazione morfologica e funzionale, a partire dal riconoscimento e il mantenimento del policentrismo e delle consolidate relazioni reticolari;
  3. c) riqualificazione del sistema insediativo attraverso la definizione, ricucitura e completamento degli insediamenti esistenti e la migliore integrazione tra le varie parti della città con gli spazi e i servizi pubblici; attivazione di progetti di recupero paesaggistico delle situazioni di maggior conflitto fra valenze paesaggistiche complessive e nuovi inserimenti che ne hanno causato un forte degrado: fronte di Carmignano verso l'Elzana; nuove lottizzazioni di Bacchereto; espansioni recenti di Comeana verso l'Ombrone e nei pressi della fattoria Le Farnete; area industriale di Montiloni;
  4. d) rifunzionalizzazione delle aree produttive improprie, dismesse o in via di dismissione nelle aree prossime all'Ombrone, anche al fine del recupero e della valorizzazione delle aree di pertinenza fluviale;
  5. e) consolidamento del ruolo dei maggiori centri del territorio comunale, in particolare:
    • - rafforzamento del ruolo urbano di Poggio a Caiano, valorizzazione del centro antico e potenziamento dei servizi, anche di livello territoriale;
    • - riqualificazione di Carmignano, come centro mercantile e di servizi alla promozione, alla commercializzazione e sostegno ancheformativo al sistema economico locale dei prodotti tipici e del turismo;
    • - rivitalizzazione di Bacchereto e Verghereto quali "porte" della rete escursionistica e nodi della produzione agro-alimentare di qualità,
    • - potenziamento e qualificazione di Artimino come polo convegnistico e centro culturale rappresentativo del patrimonio territoriale;
    • - creazione di spazi pubblici e attribuzione di funzioni centrali, anche in rapporto alle mutate prospettive urbanistiche e territoriali di Comeana e Seano;
  6. f) mantenimento e tutela degli spazi aperti lungo la SS 66, quali elementi di riequilibrio ambientale e al fine di garantire la vivibilità degli insediamenti;
  7. g) recupero e riqualificazione delle aree di pertinenza fluviale dell'Ombrone. Creazione di elementi fruitivi e di connessione tra gli insediamenti, sia lungo l'asta fluviale che lungo i torrenti Furba, Stella e Montiloni.

4. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) il ruolo strutturante la forma del territorio svolto dai nuclei storici, dall'architettura religiosa anche minore e dall'organizzazione territoriale della collina, in particolare il rapporto tra i centri e la rete minuta dei borghi, nuclei, ville fattoria e case coloniche sparse sulterritorio e la rete minuta della viabilità.
  2. b) il ruolo identitario del territorio assolto dall'edilizia di origine rurale di tipologia tradizionale, come fattorie, case coloniche e relativi annessi agricoli, anche se ricompresa in ambito urbano;
  3. c) le relazioni reticolari e l'organizzazione policentrica tra gli insediamenti, con le loro specializzazioni urbane o produttive e i loro peculiari valori storici e ambientali;
  4. d) l'integrazione funzionale, rafforzata dall'integrazione sociale, tra i centri della pianura e gli insediamenti di Poggio a Caiano, Seano e Poggetto e Comeana e la funzione nodale svolta da questi nei confronti dei territori limitrofi.

5. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) razionalizzare e rafforzare la rete delle connessioni interne al STL, attraverso interventi sulla rete locale, sia carrabile che ciclopedonale;
  2. b) favorire l'accessibilità ai poli insediativi e produttivi del territorio, minimizzando gli impatti del traffico commerciale sugli insediamenti residenziali, razionalizzando i flussi di traffico crescenti e salvaguardando i peculiari valori culturali del territorio in coerenza con le sue qualità paesistico-ambientali;
  3. c) conseguire il più alto livello possibile di integrazione tra le differenti reti di trasporto, con l'individuazione e la realizzazione di efficienti nodi di scambio modale gomma - ferro e gomma - gomma, alla stazione ferroviaria di Carmignano e nell'area centrale di Poggio a Caiano;
  4. d) completare i circuiti e le reti di livello secondario per la riorganizzazione della mobilità stradale attraverso:
    1. - la realizzazione di una variante stradale ad est del territorio provinciale, che consenta più facili connessioni con Prato, attraverso un nuovo ponte sull'Ombrone in località La Nave e il completamento della circonvallazione in Comune di Signa e in Comune di Campi Bisenzio;
    2. - il completamento del nuovo circuito pedecollinare al Montalbano, verso le Signe e l'empolese, con la realizzazione di una variante per il superamento del centro di Comeana, fino alla stazione ferroviaria di Carmignano e l'area Nobel a Signa;
    3. - il completamento della connessione nord-sud tra gli STL, con il prolungamento della strada proveniente dalla prima tangenziale di Prato verso Carmignano, distribuendo così le nuove funzioni produttive sorte a Seano ed evitando l'attraversamento del centro dello stesso;
  5. e) il recupero e la riqualificazione dei tracciati storici, tutelandoli da ulteriori pressioni insediative, della rete sentieristica esistente, per la formazione di itinerari e circuiti per la fruizione e di valorizzazione turistica (Comeana-Artimino, Bacchereto-Verghereto-Artimino, S.Cristina a Mezzana-Verghereto-Artimino).

6. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) la funzione di collegamento e insieme di distribuzione tra i centri e le loro funzioni della struttura reticolare, non gerarchizzata, propria della rete delle infrastrutture della collina;
  2. b) il ruolo integrato all'organizzazione territoriale e il carattere fondativo degli insediamenti urbani, svolto dalla viabilità storica;
  3. c) il ruolo connettivo svolto storicamente dal sistema fluviale dell'Ombrone rispetto ai centri di Seano, Poggio a Caiano e Comeana.

7. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) valorizzazione dell'assetto agrario storico per ciò che concerne le sistemazioni del terreno, la viabilità poderale, la complessitàdell'organizzazione storica del tipo territoriale delle ville-fattoria e dei relativi poderi;
  2. b) mantenimento della qualità della trama agraria tipica, caratterizzata da una forte alternanza e promiscuità di colture con particolare riferimento all'olivo, alla vite e ai fichi; promozione della coltura storica dell'olivo e qualificazione della relativa filiera;
  3. c) promozione di buone pratiche colturali per favorire l'adozione e diffusione delle medesime come contributo al mantenimento ed incremento della qualità ambientale e paesistica; d) valorizzazione delle aree boscate del Barco Mediceo quale cerniera verde tra le province di Prato, Firenze, Pistoia;
  4. e) il mantenimento e la tutela dei sistemi di microregimazione delle acque relativi ai fondi agricoli e alle coperture boscate per la prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico.

8. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) la funzione di qualificazione del paesaggio svolta dalle sistemazioni ed assetti agrari tradizionali caratterizzati da limitata estensione delle colture specializzate, interrotte da prode erbacee, strade interpoderali, ciglioni, terrazzamenti, fasce boscate e/o siepi;
  2. b) la funzione di qualificazione del territorio svolta dal tipo territoriale della ville-fattoria, dagli impianti storici di oliveto e dai manufatti (terrazzamenti, ciglionamenti, elementi di collegamento) che li caratterizzano;
  3. c) la funzione di connessione territoriale, ambientale e turistico ricreativa svolta dalle aree boscate del Barco Mediceo.
 
 

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