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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 8 - STL della Piana: obiettivi e invarianti per ciascuna tipologia di risorse

1. Il Sistema Territoriale Locale della Piana comprende gli insediamenti urbani posti in pianura di Prato e di Montemurlo e la fascia agricola periurbana che da sud-est a nord-ovest, lambisce le province di Firenze (comuni di Campi Bisenzio e Signa) e Pistoia (comuni di Agliana e Quarrata) fino alle fasce perifluviali dell'Ombrone. All'interno del STL si colloca anche la maggiore consistenza del comparto manifatturiero tessile, articolato in diverse realtà territoriali e tipi insediativi; sono presenti anche i principali servizi di livello territoriale, ubicati nel nucleo consolidato dell'insediamento pratese, e le maggiori connessioni con gli assi infrastrutturali di tipo sovralocale.

2. Obiettivi principali del PTC sono:

  1. a) promuovere un equilibrato sviluppo degli insediamenti e delle attività economiche, incentrato sul consolidamento e recupero dell'edificato esistente, la riqualificazione e diversificazione produttiva del distretto tessile, con il supporto della migliore integrazione fra le diverse modalità di mobilità e della qualità e quantità di infrastrutture connesse alle diverse funzioni territoriali;
  2. b) riqualificare gli spazi aperti interclusi e recuperare le preesistenze agricole, proponendone nuove funzioni finalizzate al riequilibrio ambientale e all'elevamento della qualità complessiva dei nuclei urbani;
  3. c) valorizzare e riqualificare dal punto di vista ambientale e fruitivo le aste fluviali, i fossi, le gore e le aree a questi prossime, garantendo la valenza paesaggistica e l'accessibilità visuale e pedonale ai diversi elementi del sistema idrografico, esistenti (fiume Bisenzio, torrenti,gore, specchi d'acqua) e di progetto (casse di espansione);
  4. d) promuovere servizi culturali, informativi e tecnici a supporto degli assi di sviluppo indicati.

3. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) salvaguardare e valorizzare il centro antico di Prato relativamente al valore che riveste sotto il profilo storico, culturale, socioeconomico e amministrativo e al ruolo di riferimento che svolge nei confronti dell'intero territorio provinciale. In particolare con il potenziamento e la qualificazione della trama commerciale minuta, anche nei confronti delle produzioni tipiche del territorio provinciale,e il rafforzamento dell'accessibilità e delle connessioni con i sistemi urbani limitrofi;
  2. b) consolidare la struttura policentrica e l'identità civile e culturale dei paesi, frazioni e quartieri, in modo da configurare il sistema insediativo come un sistema policentrico, costituito da piccole città dotate di propria autonomia e di servizi; tutelandone i centri antichi, la presenza dei servizi e la trama commerciale diffusa; anche impedendo la dispersione insediativa e la saldatura tra gli insediamenti,destinando le aree ancora libere (e, ove possibile, parte di quelle di prevista urbanizzazione non ancora realizzata, localizzando opportunamente le aree a standard comunque previste) al collegamento paesistico ed ecologico Nord-Sud;
  3. c) promuovere un equilibrato sviluppo degli insediamenti incentrato sul riuso e la riorganizzazione dell'edificato esistente;
  4. d) favorire il recupero, il riuso e la trasformazione delle aree produttive dismesse e in dismissione, anche al fine di salvaguardare le aree ancora libere della pianura ed innalzare la qualità delle aree urbane; e) elevare la qualità ambientale e insediativa delle aree industriali, promuovendone il riordino urbanistico, l'incremento dei servizi e un'adeguata connessione con le infrastrutture viarie principali;
  5. f) favorire la riqualificazione e l'integrazione funzionale dei nuovi quartieri residenziale attraverso il potenziamento dei servizi, la creazione di centralità urbane e la definizione dei margini tra costruito e territorio aperto;
  6. g) promuovere il riassetto delle funzioni sanitarie della provincia, spostando l'attuale presidio ospedaliero in una nuova area e prevedendo la riqualificazione di quella all'interno delle mura cittadine; h) costituire un parco archeologico nell'area di Gonfienti, sul sito della città etrusca, e individuare le necessarie connessioni paesistico/ambientali e i collegamenti fruitivi con la città di Prato e con i territori limitrofi;
  7. i) recupero, salvaguardia e valorizzazione degli edifici produttivi di valore e di porzioni degli insediamenti storici della città fabbrica con l'individuazione di un'idonea disciplina per l'attuazione degli interventi e individuando idonei e congruenti utilizzi;
  8. l) promuovere adeguate forme di tutela e valorizzazione ambientale e fruitiva unitaria di Cascine di Tavola e della villa medicea di Poggio a Caiano;
  9. m) promuovere la riqualificazione degli ambiti urbani attraversati dalla declassata di Prato, garantendone l'accessibilità ai servizi, arricchendone la dotazione di spazi di relazione e prevedendo elementi di riconoscibilità urbana e qualificazione paesistica.

4. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) il ruolo di riferimento extraterritoriale, che svolge dal punto di vista storico, culturale, sociale, il centro antico di Prato, anche in riferimento all'offerta di servizi ed attività economiche qualificate;
  2. b) le funzioni complementari e di caratterizzazione dell'identità socio-culturale e urbana svolte dal sistema insediativo policentrico costituito dai centri e dalle frazioni della piana;
  3. c) la funzione ordinatrice svolta dalla matrice territoriale antica, in particolare dall'organizzazione territoriale derivata dall'orientamento della centuriazione e dal suo reticolo (le linee orizzontali di via Pistoiese, via Galcianese, via Cava e i presidi antropici lì ubicati quali Iolo, Castelnuovo, Sant'Ippolito, Gonfienti, Galciana, ecc);
  4. d) il ruolo caratterizzante il peculiare paesaggio urbano costituito dal patrimonio del distretto tessile, in particolare:
    • - le fabbriche pioniere (fine '800, primi del '900), le grandi fabbriche del secondo dopo guerra e l'insieme degli elementi rimasti dell'assetto produttivo pre-ottocentesco (la presa del cavalciotto, il gorone, le gore e i mulini);
    • - la città fabbrica caratterizzata dalla complessità funzionale, gli allineamenti stradali continui con forti variazioni tipologiche e di densitàedilizia;
    • - la propensione all'innovazione tipica del modello pratese e del suo distretto (produttivo e mercantile manifestato sin dall'antichità) e il ruolo svolto in relazione a questo dalle grandi aree produttive costituite dai macrolotti di Prato e di Montemurlo;
  5. e) la forte relazione fisica, storica, culturale e ambientale tra Villa Ambra e Cascine di Tavola.

5. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) definire una chiara gerarchia e completare gli itinerari della rete infrastrutturale complessiva, così da consentirne una migliore efficienza e un suo più facile utilizzo;
  2. b) migliorare l'accessibilità e le connessioni alla rete di interesse nazionale e regionale per gli STL, per i territori limitrofi e per le attività produttive e le nuove polarità urbane, anche con la realizzazione di un nuovo casello autostradale (A11) a sud di Prato all'incrocio tra prima Tangenziale e Asse delle Industrie;
  3. c) rendere il trasporto pubblico competitivo con il mezzo privato, attraverso:
    • - il potenziamento e la riqualificazione del servizio ferroviario, realizzando la metropolitana di superficie prevista dal PRUSST e favorendone l'interconnessione alle reti del trasporto pubblico locale;
    • - la promozione dell'utilizzo e dell'efficienza delle reti del trasporto pubblico, rafforzandone l'intermodalità e prevedendo adeguati poli scambiatori;
  4. d) favorire l'accessibilità ai poli insediativi e produttivi principali della Piana, con particolare riguardo alla riduzione ed ottimizzazione della mobilità merci e persone indotta dalle attività produttive, in particolare realizzando il collegamento diretto (Asse delle Industrie)delle aree industriali di Montemurlo, Prato e Interporto - Campi Bisenzio, e separato da quello dei principali servizi urbani (Declassata);
  5. e) caratterizzare la Declassata in maniera più spiccatamente urbana, in relazione alle mutate prospettive urbanistiche e territoriali, così da far svolgere all'infrastruttura, oltre che la funzione di attraversamento, anche quella di asse centrale della città e di distribuzione delle principali attrezzature collettive, coerentemente al raggiungimento di una completa funzionalità, a quella complementare, dell'Asse delle Industrie, ridefinendone la connessione con la seconda tangenziale;
  6. f) caratterizzare la seconda tangenziale con interventi di inserimento e mitigazione paesistica, in considerazione del valore ambientale dei territori attraversati;
  7. g) promozione e valorizzazione della rete ciclabile, attraverso la formazione di itinerari per la fruizione e favorendone l'utilizzo in condizioni di sicurezza per l'accessibilità ai servizi e alle attività urbane.

6. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) il ruolo di riorganizzazione delle funzioni urbane svolto dalla linea ferroviaria metropolitana e dalle stazioni esistenti e previste;
  2. b) il ruolo di connessione ambientale e territoriale, di raccolta dei flussi di traffico nord-sud, svolto dalla prima tangenziale come asse di collegamento tra gli STL provinciali;
  3. c) il ruolo centrale di distribuzione delle funzioni urbane svolto dalla Declassata;
  4. d) il ruolo svolto dalla rete locale storica come elemento strutturante il sistema insediativo della Piana.

7. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) riconversione delle funzioni agricole residuali verso funzioni di produzione di qualità, alimentare e no-food, connesse a funzioni di riqualificazione ambientale e fruitive in riferimento al progetto integrato "Parco agricolo della Piana";
  2. b) sostegno e rafforzamento delle strutture aziendali agricole al fine della conservazione e valorizzazione del territorio agricolo;
  3. c) promozione e sostegno all'attività agricola presente nelle aree a prevalente funzione agricola, attività che qualifica gli spazi aperti del territorio urbanizzato e contribuisce all'educazione ambientale, ai cicli alimentari della popolazione urbana, e all'innalzamento della qualità paesaggistica e ambientale dell'intero STL;

8. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) il ruolo delle aree a esclusiva e prevalente funzione agricola come elemento di mitigazione dell'impatto del territorio urbanizzato e base di una economia agricola multifunzionale;
  2. b) la tessitura del territorio agricolo e le sue connessioni con il sistema della regimazione idraulica;
  3. c) il ruolo dei varchi agricoli superstiti quali aree di collegamento ecologico o greenways;
  4. d) il ruolo dei percorsi poderali e vicinali come elementi per l'accessibilità pedonale e ciclabile del territorio aperto.
 
 

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