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Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Prato

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Elaborati di Progetto del PTC

Norme Tecniche di attuazione del PTC

Art. 7 - STL della Val di Bisenzio e Monteferrato: obiettivi e invarianti per ciascuna tipologia di risorse

1. Il Sistema Territoriale Locale della Valle del Bisenzio e del Monteferrato interessa tutto il territorio appenninico a nord della provincia, nel quale si snoda la SS 325. Comprende la valle del Bisenzio (comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo), la valle del Fiumenta, il versante orientale della valle del Limentra, la parte collinare dei comuni di Montemurlo e Prato, caratterizzata dalle valli incise dal Bagnolo, dall'Agna e dal Bardena, e il versante della Calvana, fino alla valle del Marinella.

2. Obiettivi principali del PTC relativi al STL sono:

  • a) sviluppo di economie legate alle specificità ambientali, paesistiche, agroalimentari, culturali e produttive del territorio, incentrate sulla filiera agroalimentare di qualità, sull'agriturismo, sul turismo ambientale, escursionistico e culturale, sull'innovazione della produzione tessile;
  • b) riqualificazione e riorganizzazione degli insediamenti posti nel fondovalle del Bisenzio, anche per il contenimento dei carichi urbanistici, rivitalizzazione e valorizzazione dei centri minori dell'alta valle;
  • c) riorganizzazione della rete infrastrutturale del territorio collinare e montano a sostegno degli insediamenti e per la valorizzazione ambientale e paesaggistica;
  • d) valorizzazione e riqualificazione ambientale e fruitiva delle aste fluviali e delle aree a questi prossime;
  • e) promozione di servizi culturali, informativi e tecnici a supporto degli assi di sviluppo indicati.

3. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani", persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) riequilibrio e rafforzamento del ruolo degli insediamenti collinari e montani, anche al fine della ricostituzione della complessità del sistema insediativo reticolare, in relazione ai servizi di base, civili, commerciali e artigianali e industriali;
  2. b) mantenimento e tutela delle aree inedificate lungo la SS 325;
  3. c) riqualificazione delle aree produttive che possiedono ancora un peso rilevante all'interno del sistema produttivo provinciale, anche al fine di creare aree ecologicamente attrezzate;
  4. d) recupero e riutilizzo di aree produttive per attività di innovazione e sperimentazione tessile di qualità;
  5. e) valorizzazione e riconversione funzionale delle aree produttive dismesse e di quelle in posizione marginale o debole rispetto al sistema produttivo e infrastrutturale;
  6. f) recupero, salvaguardia e valorizzazione dei centri antichi, degli edifici e dei manufatti di valore, anche produttivi; riqualificazione degli insediamenti residenziali recenti per consolidarne i caratteri e migliorarne la qualità urbana, in particolare:
    • - per i centri urbani principali: La Briglia, Vaiano, Carmignanello, Mercatale e San Quirico di Vernio, rafforzamento del ruolo di servizio nei confronti dell'intero STL con il miglioramento dell'accessibilità, dei sistemi infrastrutturali, delle comunicazioni, la qualificazione dei servizi a livello territoriale, del commercio e dell'artigianato e per la sperimentazione tessile (Cartaia-La Briglia);
    • - per i capisaldi del sistema insediativo urbano e rurale: Sant'Ippolito; Cavarzano; Migliana; Luicciana; Figline; Sofignano-Le Fornaci, mantenimento e potenziamento del presidio antropico, consolidamento e qualificazione dell'offerta dei servizi di base, integrazione con la rete di offerta turistica dell'area appenninica, sviluppo delle complementarietà e delle specializzazioni in rapporto ai centri principali;
    • - per i presidi della rete insediativa: Popigliano, Isola, Tignamica, Parmigno, Savignano, Gavigno, Trebbio, Castello, Il Fabbro, Usella, Gricigliana, La Dogana, Terrigoli, Risubbiani, Gagnaia, Luciana, Sasseta, La Villa, Cantagallo: consolidamento e rafforzamento dell'offerta di servizi di base, rafforzamento della dotazione di servizi per la fruizione turistica, anche escursionistica;
    • - per i nodi specialistici strategici: Gabolana, Schignano, Fossato, Montepiano: riqualificazione ambientale, integrazione funzionale dell'area produttiva di Gabolana, qualificazione, specializzazione e valorizzazione turistica di Montepiano;
  7. g) salvaguardia della struttura insediativa reticolare della media valle, contenendo la crescita degli agglomerati urbani di fondovalle e impedendo la saldatura tra gli insediamenti;
  8. h) mantenimento della continuità visuale e funzionale tra sistema insediativo e aree agricole e forestali ad esso adiacenti;

4. Il PTC in relazione alla risorsa "Le città e gli insediamenti urbani" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) l'organizzazione del sistema insediativo determinato dal fiume Bisenzio e dalla viabilità storica. In particolare:
    • - il ruolo di centralità urbana svolto dagli insediamenti storici del fondovalle (La Briglia, Vaiano, Mercatale e San Quirico di Vernio);
    • - le funzioni diverse e complementari svolte dai diversi centri che determinano la struttura reticolare del sistema insediativo collinare di media valle;
    • - le relazioni profonde che caratterizzano il modello insediativo a ventaglio asimmetrico dell'alto corso del Bisenzio con Mercatale di Vernio al centro del sistema, e gli insediamenti posti sulle radiali di collegamento: con la Valle del Limentra, e quindi l'Appennino pistoiese; con Castiglion de Pepoli e la Val di Setta; con Mangona e la Val di Mugello;
  2. b) la funzione ordinatrice e organizzativa degli insediamenti di fondovalle svolta dalla ferrovia.
  3. c) il ruolo svolto, sul piano economico e culturale, dagli insediamenti produttivi storici e dal tessile di qualità (Gabolana)

5. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) miglioramento dell'accessibilità complessiva, attraverso l'adeguamento della rete esistente, in particolar modo quella di collegamento ai territori limitrofi e alle infrastrutture di interesse regionale e nazionale;
  2. b) incentivazione dell'utilizzo dei mezzi di trasporto collettivo ed in particolare potenziamento della rete ferroviaria e riorganizzazione dei servizi su gomma;
  3. c) integrazione delle diverse tipologie di rete a supporto della fruizione del territorio;
  4. d) completamento e integrazione dei collegamenti infrastrutturali con lo sviluppo di reti telematiche a sostegno del presidio antropico e delle economie locali;
  5. e) completamento dei collegamenti viari con i centri minori e i nuclei sparsi;
  6. f) eliminazione e/o mitigazione degli effetti degli attraversamenti stradali urbani in condizioni di incompatibilità del traffico con i valori ambientali e la qualità urbana.

6. Il PTC in relazione alla risorsa "La rete delle infrastrutture per la mobilità" individua le seguenti invarianti strutturali:

  • a) la funzione di collegamento territoriale e di organizzazione del trasporto pubblico svolta dalla ferrovia;
  • b) la funzione essenziale primaria di collegamento e a servizio degli insediamenti dell'intero STL svolto dalla SS 325;
  • c) la funzione di accessibilità ai centri minori e di collegamento e tra questi e i territori limitrofi svolta dalla rete della viabilità storica minuta e secondaria del STL;
  • d) la funzione di supporto svolta dai diversi sentieri e dalla viabilità minore delle aree verdi, rurali e boscate;

7. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" persegue i seguenti obiettivi:

  1. a) mantenimento e sviluppo dell'economia agricola e montana, in particolare delle risorse agricole di qualità legate alla produzione del vino, dell'olio, delle castagne, dei prodotti del sottobosco e dell'allevamento semibrado e biologico; anche ai fini del presidio antropico del territorio rurale;
  2. b) tutela e valorizzazione, nella collina coltivata e nelle aree montane, del paesaggio agricolo-forestale storico inteso come elemento portante della sostenibilità del territorio e per il rafforzamento dell'identità culturale, definito dalla tessitura delle sistemazioni agrarie tradizionali, dal sistema dei borghi, dei nuclei e delle case rurali sparse; promuovendo le funzioni che ne garantiscono il mantenimento dei caratteri di qualità e gli interventi di manutenzione e restauro delle opere di sistemazione del terreno, dei terrazzamenti, delle alberature, della rete dei percorsi e del patrimonio edilizio storico;
  3. c) rivitalizzazione del patrimonio agricolo-forestale e sviluppo di attività economiche integrative, turismo rurale, turismo escursionistico e naturalistico, salvaguardia e miglioramento ambientale, mantenendo l'aspetto storicamente consolidato e la pubblica accessibilità ai percorsi di diverso ordine e grado, comprese le strade interpoderali e forestali.

8. Il PTC in relazione alla risorsa "Il territorio rurale" individua le seguenti invarianti strutturali:

  1. a) la funzione di tutela e di costruzione del paesaggio svolta dalle strutture insediative tradizionali e dall'organizzazione produttiva agricola delle aree montane e collinari;
  2. b) l'organizzazione territoriale delle ville-fattoria e dei relativi poderi in relazione ai borghi e ai centri di antica formazione della bassa e media collina;
  3. c) il ruolo delle aree boscate, dei prati-pascoli e dei biotopi per il mantenimento e arricchimento delle condizioni di naturalità.
  4. d) il ruolo di tutela ambientale e di qualificazione del territorio rurale svolto dall'insieme delle sistemazioni idrauliche ed agrarie tradizionali.
 
 

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