SIT della Provincia di Prato / Elaborati di Progetto del PTC

CAPO IV Il governo della risorsa "città e insediamenti urbani"

Art. 44 Caratteri generali e articolazione

1. Il PTC formula le prescrizioni e gli indirizzi nonché i principali criteri, che discendono dagli obiettivi e dalle invarianti strutturali di cui agli Artt. 7, 8 e 9 delle presenti norme, ai quali si dovranno conformare i piani di settore provinciali e gli strumenti di pianificazione comunale, per il governo della risorsa "Le città e gli insediamenti urbani".

2. A questo riguardo il PTC, in attuazione degli obiettivi e nel rispetto delle invarianti strutturali riferite agli STL, articola la risorsa, in maniera conforme con quanto espresso dal PIT e coerentemente con le specificità del territorio provinciale, evidenziate negli elaborati del Quadro Conoscitivo. Spetta alle Amministrazioni Comunali riconoscere sul proprio territorio comunale le specificità sotto descritte:

3. Il PTC, per ciascuna componente della risorsa individua criteri ed indirizzi, enunciati a livello provinciale, di STL o riferiti in maniera esplicita a determinati luoghi o località, ai quali si dovranno riferire gli strumenti di pianificazione del territorio.

4. Le norme di seguito elencate si applicano alle aree urbanizzate comunque definite.

5. I PS potranno approfondire e motivatamente ridefinire il confine tra "territorio rurale" e "territorio urbanizzato" nel rispetto degli obiettivi e delle invarianti strutturali del presente piano e delle prescrizioni e indirizzi riferiti alle specifiche risorse.

6. I PS provvedono inoltre, sulla base del proprio quadro conoscitivo, a verificare e ulteriormente articolare la risorsa città e insediamenti.

Art. 45 I centri antichi

1. Il PTC considera centri antichi le porzioni del territorio individuate con i criteri espressi all'Art. 26 delle presenti norme.

2. I PS ai fini della salvaguardia e valorizzazione dei centri antichi, dovranno osservare le disposizioni già espresse all'Art. 26 e quelle elencate nei seguenti commi.

PRESCRIZIONI

3. I PS, per i centri antichi posti sui versanti collinari e montani del STL Val di Bisenzio e Monteferrato, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 LR 5/95 che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

4. I PS, per i centri antichi posti nel fondovalle dei comuni di Vaiano, Cantagallo e Vernio (La Briglia, Vaiano, Carmignanello, Mercatale, San Quirico), dei paesi e delle frazioni del STL Piana, di Poggio a Caiano, Carmignano e Comeana, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare anche ai sensi dell'art. 32 LR 5/95 che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

5. Il PS del comune di Prato, sulla base degli obiettivi espressi, dovrà valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che il progetto di piano per il centro antico, concorra al soddisfacimento dei criteri di seguito elencati:

PRESCRIZIONI

6. I PS, per i centri antichi dei versanti collinari e montani del STL Montalbano, dovranno valutare anche ai sensi dell'art. 32 LR 5/95 che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

7. I PS al fine di orientare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, dovranno tenere conto dei seguenti indirizzi:

Art. 46 Le aree prevalentemente residenziali

1. Sono considerati insediamenti prevalentemente residenziali quelle porzioni del territorio che comprendono i quartieri residenziali, realizzati in base a piani attuativi di iniziativa privata e pubblica, i piccoli interventi unitari e le semplici addizioni edilizie, sorte attraverso singole iniziative dei cittadini. Sono comprese in quest'ambito, in particolare nel STL Val di Bisenzio e Monteferrato e Piana, anche alcune porzioni di tessuto produttivo, in parte già riutilizzato per altri scopi, che da sempre ha avuto forti relazioni con gli edifici residenziali. Le aree individuate comprendono inoltre le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e l'insieme di spazi aperti, servizi e attrezzature fortemente relazionate al concetto di "abitare", quali parcheggi, piazze, verde urbano, attività terziarie in genere (istituti di credito, commercio, studi professionali, ecc.) ed attrezzature per la mobilità.

2. Gli strumenti di pianificazione del territorio provvedono a verificare e specificare le aree che includono gli insediamenti prevalentemente residenziali, individuando, attraverso criteri funzionali e morfotipologi specifici elementi di rilievo come interventi residenziali unitari, tessuti insediativi ricorrenti, tipi edilizi e aggregazioni particolari, ecc.

PRESCRIZIONI

3. I PS, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate, concorrano al soddisfacimento dei criteri di seguito elencati:

INDIRIZZI

4. I PS, al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 47 Le aree miste

1. Le aree miste occupano la porzione centrale della città e delle frazioni del comune di Prato, Vaiano, Poggio a Caiano, Cantagallo e Carmignano. Le aree miste sono costituite da isolati, o semplici aggregazioni di edifici di piccole e medie dimensioni, nei quali risulta ancora forte e preponderante lo stretto connubio tra tessuto produttivo e residenza (con minor incidenza per il comune di Poggio a Caiano e Cantagallo). Le aree miste sono caratterizzate inoltre dall'alta densità volumetrica, dall'elevato rapporto di copertura, e dalla conseguente presenza di pochissimi spazi aperti. Alcune porzioni di esse, poste in luoghi più marginali presentano al loro interno attività produttive, ancora attive ed efficienti, riconducibili per lo più alla fase umida del ciclo tessile (carbonizzi, rifinizioni ecc).

PRESCRIZIONI

2. I PS, per le aree miste ubicate nel STL Val di Bisenzio e Monteferrato ed STL Piana, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

3. I PS per le aree miste ubicate nel STL Montalbano, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

4. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 48 Gli insediamenti produttivi

Il PTC, al fine di fornire gli elementi principali per la riorganizzazione del sistema produttivo della provincia e per sostenere ed innescare processi di sviluppo e valorizzazione, individua, per l'intero territorio provinciale, una classificazione delle aree produttive, costruita sulla base degli studi ed analisi redatti, con lo scopo di calibrare gli indirizzi e le prescrizioni sulle specifiche realtà territoriali, tenendo conto dell'ubicazione, della dotazione delle infrastrutture per la mobilità e dello stato e consistenza delle aree stesse. A questo scopo vengono individuate le seguenti categorie:

Art. 49 Le aree forti della produzione

1. Le aree forti della produzione sono costituite dai due macrolotti pratesi, dalla grande area produttiva di Montemurlo e da quella di Gabolana a Vaiano. Sorte per svolgere l'esclusiva funzione produttiva, presentano a tratti l'inizio di un processo di trasformazione, che si manifesta in una generalizzata suddivisione degli edifici e l'introduzione negli stessi di funzioni diverse da quelle produttive (in quota maggiore il commercio). Il fenomeno appare più evidente al 1° Macrolotto di Prato, di meno a Montemurlo, dove l'assetto produttivo risulta pressoché esclusivo, ancora diverso a Vaiano dove, assieme alla trasformazione, si nota anche l'inizio di una lenta dismissione e l'affacciarsi di fenomeni di degrado diffuso (urbanistico ed architettonico). Il tessuto delle aree forti della produzione è, in via generale, caratterizzato dalla maglia ortogonale delle strade che perimetrano insiemi di capannoni di medie e grandi dimensioni. L'area di Montemurlo si diversifica dalle precedenti, essendo costituita da insiemi di edifici, di dimensioni a volte notevoli, disposti casualmente e serviti da una maglia stradale priva di gerarchia e talvolta incompleta.

PRESCRIZIONI

2. I PS, per le aree forti della produzione, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95,che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

3. I PS possono prevedere in aree contigue alle aree forti della produzione ubicate nel STL Piana, attività produttive all'aperto (compresi i depositi a cielo aperto), purché lo strumento urbanistico valuti che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

4. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 50 Le aree della produzione diffusa

1. I presidi della produzione diffusa sono costituiti da insediamenti produttivi industriali e artigianali, generalmente esito di piani attuativi. Sono localizzati nella piana a ridosso dei quartieri, paesi e frazioni, nelle aree di pertinenza fluviale del Bisenzio e dell'Ombrone e sporadicamente in alcune zone di mezzacosta della Valle del Bisenzio e del Montalbano. Il tessuto insediativo si presenta abbastanza regolare, le dimensioni degli edifici medie. In via generale queste aree nei comuni dei STL Val Bisenzio Monteferrato e Montalbano sono interessate da un fenomeno diffuso di dismissione o dall'introduzione diverse da quelle produttive.

PRESCRIZIONI

2. I PS, per le aree della produzione diffusa ubicate nel STL Val di Bisenzio e Monteferrato e per quelle ubicate nei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, sulla base degli obiettivi espressi, delle presenti norme, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

3. I PS, per le aree della produzione diffusa ubicate nel STL Piana ad esclusione dei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

4. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 51 Le aree della produzione mista

1. Le aree della produzione mista sono caratterizzate da edilizia industriale e artigianale nella quale risultano ancora attive le aziende legate al ciclo tessile ma dove si nota anche la presenza di funzioni diverse, come le attività terziarie e direzionali in genere. A Prato il tessuto edilizio risulta generalmente aggregato a formare una cortina edificata lungo le strade di collegamento storiche (via Pistoiese, via Galcianese, via Filzi) e d'impianto da queste. Appartengono a questa categoria anche le aree produttive sorte dal 1930-'40, nelle quali sono presenti anche edifici di valore storico ed architettonico. Negli altri comuni la categoria è presente in aree specializzate in via di trasformazione. In questa categoria sono inserite aggregazioni di edifici sorti recentemente, anche attraverso piani attuativi, che per la loro ubicazione tendono a svolgere una funzione complementare alle aree residenziali.

PRESCRIZIONI

2. I PS, per le aree della produzione mista ubicate nel STL Piana, e Montalbano, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

. INDIRIZZI

3. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività divalutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 52 I capisaldi storici della produzione

1. I capisaldi storici della produzione sono formati dalle grandi fabbriche pioniere (realizzate tra la fine dell'800 e gli inizi del '900) e dai complessi industriali (realizzati anche dopo il 1950) che nella storia del distretto tessile hanno svolto un ruolo riconosciuto in modo condiviso. I capisaldi storici della produzione sono ubicati generalmente in posizione strategica nei confronti delle città (nel centro dei paesi e delle frazioni, nelle aree centrali della città), e del territorio in genere (a terrazza sul Bisenzio nel tratto tra la presa del Cavalciotto e Mercatale di Vernio e lungo le strade storiche principali). In relazione a questa specifica caratteristica sono indicati ad essere mantenuti, valorizzati e ad accogliere funzioni importanti a servizio della collettività.

PRESCRIZIONI

2. I PS, per i capisaldi storici della produzione, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri: -l'individuazione di interventi edilizi tesi a mantenimento dei caratteri architettonici ed urbani dei manufatti, comprese le aree aperte ove essi insistono. I piani comunali dovranno inoltre dare indicazioni sui materiali, sulle tecniche costruttive e sui colori; -l'individuazione di destinazioni d'uso utili a nobilitare i beni stessi, ad elevarne la conoscenza e la fruizione, nel caso di dismissione delle funzioni produttive, quali complessi scolastici, sedi comunali e di associazioni, centri convegni e servizi culturali, residenza, commercio, ecc.

INDIRIZZI

3. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi: -redazione di schedature degli edifici che tengano conto delle fasi temporali di costruzione, dei materiali utilizzati per la costruzione, delle parti di valore compresa la presenza di macchine per la produzione di energia o legate al ciclo tessile; redazione di studi specifici per il corretto riutilizzo degli edifici, in particolare nei confronti dell'accessibilità carrabile, compresi i mezzi pubblici e per il reperimento delle aree a parcheggio.

Art. 53 I servizi e le grandi attrezzature territoriali

1. Le grandi attrezzature territoriali sono l'insieme dei servizi destinati a soddisfare un bacino di utenza che supera i confini amministrativi sia dei comuni ove questi insistono, che della stessa provincia. Sono costituiti da due insiemi di attrezzature: le attrezzature collettive urbane e territoriali e le infrastrutture tecnologiche. Appartengono alle attrezzature collettive urbane e territoriali gli ospedali e i presidi ospedalieri, i poli dell'istruzione superiore, le stazioni ferroviarie, i poli tecnologici e l'università, i poli espositivi, commerciali, direzionali e i centri convegni, i musei, i principali cimiteri, le grandi attrezzature sportive, ecc. Sono invece infrastrutture tecnologiche gli impianti per la distribuzione dell'energia elettrica e la depurazione delle acque, i centri intermodali, le discariche e le stazioni di compostaggio dei rifiuti e analoghi impianti.

2. I PS specificano ed aggiornano le perimetrazioni indicate nella Tavola P/07, specificando inoltre l'organizzazione funzionale dei servizi e delle grandi attrezzature territoriali.

PRESCRIZIONI

3. I PS, ai fini di un'equa dotazione e qualificazione dei servizi e delle grandi attrezzature territoriali, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

4. Il PTC, sulla base degli obiettivi espressi, di concerto con il Comune di Prato e la Regione Toscana, prevede la localizzazione del nuovo presidio ospedaliero, nell'area posta tra la frazione di Galciana e il quartiere di San Paolo (in particolare tra la ferrovia, via Ciulli, prima tangenziale e via Ugo Foscolo). Il PS del Comune di Prato valuterà che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

5. Il PTC localizza nell'area tra il depuratore del Calice e il Ponte dei Bini, il nuovo Poligono di Tiro provinciale, dismettendo l'attuale struttura posta a Galceti nell'area Protetta del Monteferrato. Il PS del comune di Prato dovrà valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

6. I PS, per le infrastrutture tecnologiche, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

7. I PS al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività divalutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi:

Art. 54 I parchi urbani e territoriali

1. I parchi urbani e territoriali costituiscono i principali elementi, di connessione fruitiva e ambientale per la riqualificazione degli insediamenti. Comprendono le aree destinate a parco esistenti, previste dagli strumenti urbanistici comunali e proposte dal PTC, individuate sulla base delle caratteristiche dimensionali e delle funzioni presenti o previste.

2. I PS verificano, dettagliano ed aggiornano, in base al proprio quadro conoscitivo, le perimetrazioni indicate nella Tavola P/07 distinguendo all'interno delle aree specifici elementi in relazione alle caratteristiche, alle funzioni e alle dimensioni delle aree.

PRESCRIZIONI

3. I PS, in relazione ai parchi urbani e territoriali, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, l'opportunità che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

4. I Comuni attraverso i propri PS e la Provincia attraverso le proprie azioni settoriali, prevedono e promuovono negli spazi aperti anche interclusi un'agricoltura sostenibile con funzioni educative e ricreative: fattorie aperte alle scuole e ai singoli consumatori, orti urbani,coltivazioni biologiche.

PRESCRIZIONI

5. Il PS del comune di Montemurlo, dovrà valutare che le previsioni dello strumento urbanistico, in relazione al parco individuato sulla Nuova Montalese, concorrano al soddisfacimento dei seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

6. La Provincia e i comuni di Carmignano, Poggio a Caiano e Prato si impegnano, con azioni concertate, alla realizzazione di un parco territoriale che valorizzi l'area di Cascine di Tavola con l'obiettivo di mettere in luce gli aspetti peculiari rilevanti (storici, culturali, paesaggistici, architettonici e urbanistici) e soprattutto di individuare le azioni necessarie per ricostituire, in un unico elemento territoriale e paesistico le Cascine con Villa Ambra ed il parco contiguo (Comune di Poggio a Caiano), Villa Ferdinanda e il centro antico di Artimino (Comune di Carmignano). I PS dovranno valutare che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

7. Il PS del Comune di Prato dovrà prevedere la costituzione di un parco urbano nel centro antico, in una porzione dell'area attualmente occupata dall'ospedale Misericordia e Dolce, in previsione di spostare la struttura nell'area tra San Paolo e Galciana.

8. Appartengono ai parchi urbani e territoriali anche il parco archeologico di Gonfienti e il parco fluviale del Bisenzio. Le disposizioni di questo articolo sono pertanto integrate dai contenuti dell'Allegato 7 alle presenti norme.

INDIRIZZI

9. I PS faranno inoltre riferimento agli indirizzi di seguito elencati:

Art. 55 Criteri per l'individuazione delle linee evolutive degli insediamenti

1. Il PTC in considerazione delle specifiche peculiarità del territorio provinciale, degli elementi che emergono dal QC, in particolare QC/11 "Sistema insediativo provinciale" e QC/15-c "Quadro del patrimonio socio-economico e delle dinamiche territoriali", definisce i criteri utili ad individuare le principali linee evolutive degli insediamenti.

2. In via generale il PTC orienta le scelte progettuali dei piani comunali, verso il recupero, il riuso e la rifunzionalizzazione di aree già edificate, il completamento edilizio, la rimarginatura, il rimodellamento di alcune porzioni degli insediamenti al fine di preservare gli spazi aperti della pianura, della collina e della montagna per indirizzarli verso la loro valorizzazione dal punto di vista agricolo-produttivo, ambientale e turistico-fruitivo.

PRESCRIZIONI

3. I PS nell'individuare nuovi spazi per il soddisfacimento di nuovi bisogni abitativi, sulla base degli obiettivi espressi, dovranno valutare,anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

PRESCRIZIONI

4. I PS e gli altri strumenti di pianificazione del territorio, nell'individuare le aree da destinare a standard, per gli interventi volti al soddisfacimento di nuovi bisogni abitativi, dovranno valutare, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, che le scelte progettuali individuate soddisfino i seguenti criteri:

INDIRIZZI

5. I PS, al fine di orientare e calibrare le scelte urbanistiche e al fine di costruire gli elementi necessari per redigere le attività di valutazione, anche ai sensi dell'art. 32 della LR 5/95, faranno inoltre riferimento ai seguenti indirizzi: